Si combatteva, a quei tempi, una lunga e sanguinosissima guerra fra il Re di Francia Francesco I e l’Imperatore Carlo V. Conflitto ricordato come “Prima guerra franco-spagnola” che durò dal 1521 al 1526.
LAUTREC
La Lombardia fu teatro di dure battaglie dall’esito alterno. Razzie e saccheggi ne erano l’immancabile corollario. Nei frangenti in cui si inseriscono i fatti qui raccontati era in corso una violenta controffensiva dei francesi che, costretti poco prima a ritirarsi a Cremona, intendevano punire severamente Treviglio per il suo appoggio a Carlo V. Questi erano guidati dal comandante Odet de Foix visconte di Lautrec (1485 – 1528) che le cronache ricordano come un valente comandante militare, ma anche un uomo sanguinario e crudele.
ORDINE DI DISTRUZIONE
I soldati di guardia a Treviglio, comandati dal luogotenente Giovanni Landriano, negano più volte ai francesi viveri ed ospitalità all’interno del borgo, per cui il generale Lautrec, irritato, ordina la distruzione della città. Il 27 febbraio 1522 giunge così a Treviglio la triste notizia che Lautrec si sta muovendo da Cremona con l’intenzione di saccheggiare e distruggere la città. Risultano purtroppo inutili tutti i tentativi di mediazione da parte dei Consoli e del Clero.
NOTTE DI PREGHIERA
La popolazione, perduta ogni speranza umana, pone dunque tutta la sua fiducia in Dio e nella Vergine Maria: le chiese si affollano, si veglia tutta la notte in preghiera. All’alba del 28 febbraio la città si desta gravata da un silenzio funereo, rotto solo da singhiozzi di disperazione. Improvvisamente però una voce si diffonde per ogni contrada, accolta da grande emozione: “Miracolo! Miracolo! L’immagine della Vergine in S. Agostino piange e suda!”.
IL MIRACOLO
Verso le ore 8 di quel venerdì 28 febbraio 1522, l’Immagine della Madonna dipinta sul muro della chiesa di S. Agostino, annessa al monastero delle Agostiniane, incomincia a spargere abbondantissime lacrime dagli occhi e sudore da tutto il corpo.
IL PERDONO DI LAUTREC
I soldati francesi constatano il fatto e, profondamente impressionati, ne informano Lautrec che, a cavallo, giunge subito presso la chiesa di S. Agostino, vi entra e constata che l’Immagine della Madonna è velata di lacrime e di sudore, mentre rimane perfettamente asciutta quella del Bambino, come pure il muro circostante. Il generale Lautrec, impressionatissimo, assicura gli abitanti di Treviglio del suo perdono. Tutta la città esulta di gioia; le campane della città suonano a festa, tutti esultano mentre il generale e gran parte degli ufficiali, in ginocchio, depongono ai piedi della Madonna le armi e le corazze.
IL RICONOSCIMENTO CIVILE
L’evento straordinario viene ufficializzato da un atto pubblico, rogato dal notaio Orfeo Daiberti e sottoscritto dai testimoni. Il 1 giugno del 1522 il Consiglio Comunale di Treviglio delibera l’istituzione, in perpetuo, di una festa l’ultimo giorno di febbraio di ogni anno, a perenne ricordo del miracolo ed in ringraziamento alla S. Vergine.
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